(Regina dei cieli, rallegrati, alleluia. De Donatis dal Divino Amore Morgante (direttore Tv2000): "Sempre più vicini ai telespettatori. “E questa è la vita cristiana: è vero, la vita cristiana è compiere i comandamenti, questo si deve fare. … I dolori della Madre di Gesù nella Pasqua Twitter. Questo è un mistero, ma un mistero di vita, un mistero bellissimo. La vita cristiana è portare avanti le opere di misericordia, come il Signore ci insegna nel Vangelo: e questo si deve fare. Papa Francesco lo ha spiegato bene ieri nella Santa Messa dalla Cappella di Casa Santa Marta, aiutandosi con il Vangelo su Emmaus e sulle testimonianze di Pietro … Coronavirus Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo per gli anziani che soffrono questo momento in modo speciale” E usa qui l’immagine della vite, come i tralci rimangono nella vite (cfr Gv 15,1-8). Ma io devo rimanere in Loro”. Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia, è risorto, come aveva promesso, alleluia. “È vero, i tralci senza la vite non possono fare nulla perché non arriva la linfa, hanno bisogno della linfa per crescere e per dar frutto. Così Papa Francesco ha introdotto, stamattina, la Messa presieduta a Santa Marta, in diretta streaming, offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. Nell’introduzione, ha rivolto il suo pensiero a studenti e insegnanti: Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano, e gli insegnanti che devono trovare nuove … E il rapporto tra noi e Gesù “è un rapporto di intimità, un rapporto mistico, un rapporto senza parole. “Li difende da quel dolore, da quel senso doloroso dell’orfanezza. I tralci, noi, abbiamo bisogno della linfa, e la vite ha bisogno dei frutti, della testimonianza”. Tra la vite e i tralci c’è questo ‘rimanere’ intimo. Questo rimanere reciproco. SANTA MARTA Gridare il proprio dolore davanti a Dio è una preghiera del cuore . Rimanere in Gesù per avere la linfa, la forza, per avere la giustificazione, la gratuità, per avere la fecondità. Quel dialogo di intimità con il Signore. “Ci farà bene pensare e riflettere su questo: rimanere in Gesù e Gesù rimane in noi. Le guerre, sempre, sia le piccole guerre o le grandi guerre, hanno sempre una dimensione di orfanezza: manca il Padre che faccia la pace”. “Io me ne vado - dice Gesù - ma arriverà un altro che vi insegnerà l’accesso al Padre. I tralci, noi, abbiamo bisogno della linfa, e la vite ha bisogno dei frutti, della testimonianza. Rimanere. «Io pregherò il Padre ed egli vi invierà un altro Paràclito» (Gv14,16) che vi ricorderà l’accesso al Padre, vi ricorderà che noi abbiamo un Padre che è il centro di tutto, l’origine di tutto, l’unità di tutti, la salvezza di tutti perché ha inviato il suo Figlio a salvarci tutti. Chiediamo allo Spirito Santo che ci ricordi sempre, sempre, questo accesso al Padre, che ci ricordi che noi abbiamo un Padre. Nell'introduzione ha rivolto il pensiero agli addetti alle pulizie: Oggi la nostra preghiera è per tante persone che puliscono gli ospedali, le strade, che svuotano i bidoni della spazzatura, che vanno per le case a portare via la spazzatura: un lavoro che nessuno vede, ma è un lavoro che è necessario per sopravvivere. Questo è l’aiuto: le prove, le difficoltà della vita, anche le correzioni che ci fa il Signore. Ma anche di più: è questo rimanere reciproco. Papa Santa Marta Ogni giorno il Papa da S. Marta e il card. Perché Lui dice: ‘Rimanete in me e io in voi’. Ma non fermiamoci qui. Lui, il Padre e lo Spirito rimangono in noi, e noi rimaniamo in Gesù. “Soltanto con questa coscienza di figli che non sono orfani si può vivere in pace fra noi. Lo Spirito Santo non viene per ‘farsi i suoi clienti’; viene per segnalare l’accesso al Padre, per ricordare l’accesso al Padre, quello che Gesù ha aperto, quello che Gesù ha fatto vedere. “Qual è il bisogno che ha Gesù di noi? L'omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 15 maggio ... Papa Francesco, omelia a Santa Marta del 14 maggio 2020. Per questo Gesù promette: «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito» (v. 16). Noi senza Gesù non possiamo fare nulla, come i tralci senza la vite. E Lui – mi permetta il Signore di dirlo – senza di noi sembra che non possa fare nulla, perché il frutto lo dà il tralcio, non l’albero, la vite. Il Figlio è l’inviato dal Padre e torna al Padre. Nella Messa a Santa Marta, Francesco pensa a quanti svolgono servizi di pulizie nelle case, negli ospedali, nelle strade, un lavoro nascosto e necessario per sopravvivere. È avere dei frutti. Per questo, quando Pietro alla prima comunità dice che rispondano alla gente del perché sono cristiani (cfr 1Pt 3,15-18), dice: «Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza» (v. 16), cioè la mitezza che dà lo Spirito Santo. Quando nel Vangelo dice che noi siamo luce, dice: ‘Siate luce, perché gli uomini vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre’, cioè la testimonianza è la necessità che ha Gesù di noi. ‘Ma Padre, ma questo, che lo facciano i mistici!’. Quinta Messa trasmessa in streaming e offerta per chi soffre a causa del Coronavirus. SANTA MARTA Il Papa: smascheriamo gli idoli che impediscono di amare Dio. La messa celebrata come ogni giorno dal papa a Casa Santa Marta, alle 7, da questa mattina, può essere seguita dai fedeli in diretta televisiva - su Tv2000 - e in streaming su Vaticannews. ‘Io me ne vado - dice Gesù - ma arriverà un altro che vi insegnerà l’accesso al Padre. Serena SartiniUn caso di positività al Covid nella Domus Santa Marta, la residenza dove ha scelto di vivere Papa Francesco, lasciando il Palazzo apostolico fin dal suo insediamento nel 2013. FOTO È vero, la vita cristiana è compiere i comandamenti (cfr Es 20,1-11), questo si deve fare. Prima della Santa Messa da Casa Santa Marta questa mattina, Papa Francesco ha rivolto una breve preghiera e riflessione per tutte le persone che hanno perso o … L'amore è concreto e si esprime facendo il bene. No: questo è per tutti noi. Come partecipare alla Messa del Papa a Santa Marta? Noi senza Gesù non possiamo fare nulla, come i tralci senza la vite. Incollegamento dal Vaticano, Santa Messa di Papa Francesco LIVE TV da Casa S. Marta. E usa qui l’immagine della vite, come i tralci rimangono nella vite. Papa Francesco: a Santa Marta, il diavolo distrugge l’uomo, “ci sono tanti seminatori dell’odio nel mondo”, anche tra i politici 12 novembre 2019 @ 13:04 (Foto Vatican Media/SIR) Nella sesta messa in diretta streaming da Santa Marta, il Papa ha continuato a pregare per i malati del Covid-19 rivolgendo un pensiero particolare alle famiglie, specialmente quelle con persone con disabilità. E questa è la vita cristiana. “È avere dei frutti”. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Dare testimonianza del suo nome, perché la fede, il Vangelo cresce per testimonianza”. Il Signore torna sul “rimanere in Lui”, e ci dice: “La vita cristiana è rimanere in me”. Papa Francesco dedica la messa di Santa Marta ai carcerati, lanciando l'allarme sul fatto che il sovraffollamento, in tempo di pandemia, può trasformarsi in tragedia, e sui poveri che si moltiplicano nell'indifferenza generale. Nel congedarsi dai discepoli, Gesù – ha affermato Francesco – dà loro tranquillità e pace, con una promessa: “Non vi lascerò orfani”. E invia lo Spirto Santo a ricordarci l’accesso al Padre, “questa paternità, questo atteggiamento fraterno di mitezza, di dolcezza, di pace”. E una domanda, mi faccio: come è il rapporto tra Gesù che rimane in me e io che rimango in Lui? Anche Lui rimane in noi, non solo noi in Lui. Il Papa ha invitato a fare la Comunione spirituale con questa preghiera: Gesù mio, credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento dell’altare. Adriana Masotti - Vatican News venerdì 10 gennaio 2020 . Papa Francesco dedica la messa di questa mattina agli anziani e chiede di pregare per loro, ... Francesco a Santa Marta ricorda le Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli che da 98 anni gestiscono in Vaticano un dispensario per le famiglie bisognose e ricorda tutte le religiose impegnate in questi giorni nell’epidemia di coronavirus La vita cristiana è portare avanti le opere di misericordia, come il Signore ci insegna nel Vangelo (cfr Mt 25,35-36), e questo si deve fare. Infine, in occasione dell’odierna memoria sono state intonate due strofe dell’Ave Maria di Fatima: Il tredici maggio apparve Maria a tre pastorelli in Cova d’Iria. Questo è l’aiuto: le prove, le difficoltà della vita, anche le correzioni che ci fa il Signore. Santa Marta. Rimanere in Gesù per avere la linfa, la forza, per avere la giustificazione, la gratuità, per avere la fecondità. "Offro questa messa per i malati di coronavirus", ha detto, oggi Francesco. Anche Lui rimane in noi, non solo noi in Lui. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto ... Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. E nella storia dell’umanità questo si ripete: quando manca il Padre, manca qualcosa e sempre c’è la voglia di incontrare, di ritrovare il Padre, anche nei miti antichi: pensiamo ai miti di Edipo, di Telemaco” e tanti altri che mostrano sempre questa ricerca del Padre che manca. E questo ‘rimanere’ non è un rimanere passivo, un addormentarsi nel Signore: questo sarebbe forse un sonno beatifico”. Ma non fermiamoci qui. Dare testimonianza del suo nome, perché la fede, il Vangelo cresce per testimonianza. Sono – questa dolcezza, rispetto, mitezza -, sono atteggiamenti di appartenenza, di appartenenza a una famiglia che è sicura di avere un Padre", che "è il centro di tutto, l’origine di tutto, l’unità di tutti, la salvezza di tutti, perché ha inviato suo Figlio a salvarci tutti”. Servizio di Cristiana Caricato Io sono la vite, voi i tralci. Prega il Signore per noi, alleluia). Cioè la testimonianza è la necessità che ha Gesù di noi. Perché Lui dice: «Rimanete in me e io in voi» (v. 4). Ma anche l’albero, la vite ha bisogno dei tralci, perché i frutti non vengono attaccati all’albero, alla vite. «In questi giorni ci uniamo agli ammalati, alle famiglie, che soffrono questa pandemia», ha ribadito papa Francesco. Che il Signore li benedica, li aiuti. E una delle conseguenze del senso di orfanezza è l’insulto, le guerre, perché se non c’è il Padre non ci sono i fratelli, si perde la fratellanza. Lo Spirito Santo non ci insegna a insultare. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Oggi possiamo dire che viviamo in una società dove manca il Padre, un senso di orfanezza che tocca proprio l’appartenenza e la fraternità. Lui e il Padre e lo Spirito rimangono in noi, e noi rimaniamo in Gesù”. Lo Spirito Santo non viene per “farsi i suoi clienti”; viene per segnalare l’accesso al Padre, per ricordare l’accesso al Padre, quello che Gesù ha aperto, quello che Gesù ha fatto vedere. È un rimanere reciproco. Lo Spirito Santo non ci insegna a insultare. Non esiste una spiritualità del Figlio solo, dello Spirito Santo solo: il centro è il Padre. Per questo - spiega il Papa commentando la prima lettura odierna - Pietro invita la prima comunità cristiana a rispondere con dolcezza, rispetto e con una retta coscienza a quanti chiedono ragione della fede: “cioè la mitezza che dà lo Spirito Santo. Non permettere che mi abbia mai a separare da Te. “Preghiamo per le famiglie perché non perdano la pace in questo momento e riescano a portare avanti tutta la famiglia con fortezza e gioia”. Leggi su Sky TG24 l'articolo Vaticano, Papa Francesco celebra la messa privata a Santa Marta in diretta streaming. DOMENICA 26 APRILE 2020 h. 07.00 Questo rimanere è un rimanere attivo, e anche è un rimanere reciproco. “E oggi possiamo dire che viviamo in una società dove manca il Padre, un senso di orfanezza che tocca proprio l’appartenenza e la fraternità. Nell’introduzione, ha rivolto il suo pensiero a studenti e insegnanti: Preghiamo oggi per gli studenti, i ragazzi che studiano, e gli insegnanti che devono trovare nuove modalità per andare avanti nell’insegnamento: che il Signore li aiuti in questo cammino, dia loro coraggio e anche un bel successo. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Ma io devo rimanere in Loro…. Ci farà bene pensare, riflettere su questo: rimanere in Gesù, e Gesù rimane in noi. Quinta Messa in una cappella di Santa Marta deserta. C’è dell’altro. Il tuo contributo per una grande missione: Copyright © 2017-2021 Dicasterium pro Communicatione - Tutti i diritti riservati. Prima di lasciare la Cappella dedicata allo Spirito Santo, è stata intonata l’antifona mariana “Regina caeli”, cantata nel tempo pasquale: Regína caeli laetáre, allelúia. È un rimanere reciproco”. In un’altra parte dice: Io e il Padre «verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23). In questo “rimanere” reciproco c’è la fecondità. Nell'omelia ha affermato che nella società ci sono guerre, contrasti e insulti perché manca il Padre: lo Spirito Santo insegna l'accesso al Padre che fa di noi dei fratelli, un'unica famiglia, e ci dona la mitezza dei figli di Dio, Lo Spirito Santo ci insegna la mitezza dei figli di Dio. Qual è il “bisogno” - diciamo così, un po’ con audacia - qual è il “bisogno” che ha Gesù di noi? “Che il Signore - è la preghiera del Papa - ci aiuti a capire, a sentire questa mistica del ‘rimanere’ su cui Gesù insiste tanto”. 0. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. E nella storia dell’umanità questo si ripete: quando manca il Padre, manca qualcosa e sempre c’è la voglia di incontrare, di ritrovare il Padre, anche nei miti antichi. E una delle conseguenze del senso di orfanezza è l’insulto, le guerre, perché se non c’è il Padre non ci sono i fratelli, si perde la fratellanza. O bella Regina che regni nel ciel l’Italia s’inchina t’invoca fedel. Anche questo è servizio pubblico" Corrado (Ufficio nazionale comunicazioni sociali Cei): "Da Tv2000 prezioso servizio … Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. La testimonianza. Lo Spirito Santo ci insegna questa mitezza, questa dolcezza dei figli del Padre. “Tante volte noi, quando parliamo della vite e dei tralci, ci fermiamo alla figura, al mestiere dell’agricoltore, del Padre, che quello [il tralcio] che porta frutto lo taglia, cioè lo pota, e quello che non lo porta lo taglia”. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. La vita cristiana è andare sulla strada delle beatitudini: questo si deve fare. Quel dialogo di intimità con il Signore. Pensiamo ai miti di Edipo, di Telemaco, tanti altri: sempre cercare il Padre che manca. Li difende da quel dolore, da quel senso doloroso, dell’orfanezza. Oggi nel mondo c’è un grande sentimento di orfanezza: tanti hanno tante cose, ma manca il Padre. Papa Francesco ha terminato la celebrazione con l'adorazione e la benedizione eucaristica. 0. “Il Signore - ha detto il Papa - torna sul ‘rimanere in Lui’, e ci dice: ‘La vita cristiana è rimanere in me’. Ora pro nobis Deum, allelúia. Il tuo contributo per una grande missione: Copyright © 2017-2021 Dicasterium pro Communicatione - Tutti i diritti riservati. Alessandro De Carolis. Nel congedo dai discepoli (cfr Gv 14,15-21), Gesù gli dà a loro tranquillità, gli dà pace, con una promessa: «Non vi lascerò orfani»( v. 18) . E questo è il mistero reciproco del “rimanere”. Sempre le guerre sia le piccole guerre sia le grandi guerre, sempre hanno una dimensione di orfanezza: manca il Padre che faccia la pace. VATICAN NEWS. Molti fedeli desiderano partecipare alle messe che ogni mattino della settimana, dal lunedì al sabato, Papa Francesco celebra nella piccola chiesa di Casa Santa Marta, la residenza che il Pontefice ha scelto come sua abitazione. È vero, fa questo, ma non è tutto, no. Nell'omelia il Papa ha commentato il Vangelo odierno (Gv 15, 1-8) in cui Gesù dice ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Con piccoli pensieri: “Signore, io so che Tu sei qui [in me]: dammi la forza e io farò quello che Tu mi dirai”. “Ah Padre, ma questo, che lo facciano i mistici!”. Il Signore è presente, il Signore è presente in noi, il Padre è presente in noi, lo Spirito è presente in noi; rimangono in noi. Nella Messa a Santa Marta, Francesco prega il Signore perché dia a studenti e insegnanti il coraggio di andare avanti in questo tempo della pandemia. Omelia di Santa Marta del 9 giugno 2015 Omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 15 marzo 2016 Omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 10 giugno 2016 Omelia di Papa Francesco a Santa Marta del 22 novembre 2016. PAPA FRANCESCO MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 14 MAGGIO 2020NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE "Giorno di fratellanza, giorno di penitenza e Tumblr. Francesco ha presieduto la Messa a Casa Santa Marta (VIDEO INTEGRALE) nel mercoledì della quinta settimana di Pasqua e nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della Madonna di Fatima. Invece “questo ‘rimanere’ è un ‘rimanere’ attivo, e anche è un ‘rimanere’ reciproco. Questo è un modo misterioso: Gesù anche glorificato in cielo, dopo aver passato la Passione, ha bisogno della nostra testimonianza per far crescere, per annunciare, perché la Chiesa cresca. E Lui – mi permetta il Signore di dirlo – senza di noi sembra che non possa fare nulla, perché il frutto lo dà il tralcio, non l’albero, la vite”. E adesso invia lo Spirto Santo a ricordarci l’accesso a Lui, al Padre e da questa paternità, questo atteggiamento fraterno di mitezza, di dolcezza, di pace. È un rapporto di intimità, un rapporto mistico, un rapporto senza parole. E questo è il mistero reciproco del ‘rimanere’. Perché? Qual è – mi viene in mente di dire – il “bisogno” che l’albero della vite ha dei tralci? Sono – questa dolcezza, rispetto, mitezza -, sono atteggiamenti di appartenenza, di appartenenza a una famiglia che è sicura di avere un Padre.

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