Apparirà chiaro il significato di tutti questi versi che vanno ad indicare soltanto una creazione avvenuta con una manipolazione genetica; del resto quello era il tempo della “Creazione dell’uomo senziente”. A mio parere credo che questa leggenda sia legata ai miti di Teotihuacn, Infatti, si racconta che lì Quetzalcoatl si impadronì di alcune ossa preziose e le portò a Tamoanchan Luogo della nostra origine e le diede alla, dea, donna serpente Cihuacoatl. Il simbolo della Croce nella storia delle religione celtica e cristiana. Coatlicue stette in cima al colle e fu resa gravida, La vita si mosse dentro di lei. Ecco perché secondo le leggende maya il dio serpente portò in Messico l’arte delle piramidi e queste stesse leggende descrivono le piramidi anche come strumenti per trasformare l’anima dopo la morte, con vaghe correlazioni con l’Egitto e proprio in Egitto, infatti, è stata trovata la rappresentazione di un’anima umanache riposa su un serpente piumato e negli antichi miti locali il drago Apep governava proprio il mondo delletenebre.Quindi, alla luce di quanto detto, appare chiaro l’intrinseco valore dell’Occhio di Quetzalcoatl, in quanto ci troviamo in presenza di un artefatto ancora di maggior interesse paleastronautico rispetto alle altre scoperte anacronistiche, quali la Navicella in argilla di Tropakkale, trovata nel sito, anticamente noto come Tuspa, inTurchia, oggi custodito nel museo di Istanbul, o il noto bassorilievo olmeco scoperto in una parete di roccia basaltica a Cerro della Cantera, Chalcatzingo Morelos, in Messico, raffigurante una sorta di mezzo di locomozione volante che viaggia sotto la pioggia con spirali e segni interpretati come fiamme che fuoriesconodalla parte posteriore del velivolo, esplicando chiaramente che si tratta di una sorta di aeronave o navicella spaziale dove all’interno è visibile addirittura la sagoma di un uomo che siede posando le mani su una sorta di pannello di comando; o ancora, l’altrettanto interessante e nota stele di Palenque, del Chiapas, a sud di Ciudaddel Carmen, del peso di 5 tonnellate, lunga 4 metri, che Erich von Daniken interpreta come l’immagine di un astronauta, che, oltre a proporre i tradizionali simboli religiosi, mette in evidenza, anch’essa per l’appunto, una figura molto simile ad un aeronave; ed in questo caso Incuriosisce il fatto che L’Occhio di Quetzalcoatlrassomigli chiaramente all’uccello sacro di Quetzal rappresentato nell’estremità della stele e ritenuto un simbolo del cielo, rappresentante il viaggio spirituale del re Pacal, o come credo, il veicolo grazie al quale egli ascende in cielo; proprio come accade per gli egizi con il loro uccello sacro Bennu che rappresentava il Ba, “l’anima” del dioRà, di cui era l’emblema, mentre nei testi funerari era il defunto stesso il Bennu, considerato la manifestazione stessa di Osiride risorto; non da meno il figlio Horus, il cui termine deriva da hrw o hr, che in egiziano antico sta per “colui che vola alto nei cieli”, lo stesso termine che indicava il cielo stellato era per gli egizi Hat Hor, ossia “ladimora di Horus”. This is a vector illustration I did for fun using symbology from the Illuminati secret society. L’essere aveva una gabbia toracica più larga ed alta della nostra, le braccia e le dita erano insolitamente lunghe, il viso terminava a punta, con zigomi sporgenti, il naso e la bocca erano minuscoli.Questa descrizione corrisponde perfettamente alla casistica delle Ebe o Grigi, ed è ricollegabile al culto della Dea Madre che, a mio parere, nasconde in sé l’antico intervento genetico da parte aliena che creò da primal’umanità e poi un ceto aristocratico che governo il “Zep Tepi” o Primo Tempo dell’umanità senziente che fu dotata del sapere “dell’albero della Conoscenza del Bene e del Male”. Al Duplice Occhio di Horus è connessa una numerazione e una simbologia iniziatica. Questo monumento fatto risalire a circa 8-10.000 anni fa, sarebbe addirittura, contemporaneo all’uomo di Tepexpan, il più antico esemplare umano mai ritrovato finora in America centrale e sicuramente non in grado di edificare una simile costruzione. Queste idee però allora non ebbero fortuna nel mondo accademico, come accade tuttora, ma se non altro fornirono e forniscono, per alcuni obbiettivi ricercatori, una spiegazione a certesconcertanti somiglianze fra la civiltà e scrittura maya e quella egizia. Pensiamo per esempio agli amuleti o ai talismani che vengono utilizzati ancor oggi e che fungono da portafortuna (i primi) e da protettori (i sec… Egli si trasformò in una formica nera e rubò il grano alle formiche rosse. Dobbiamo stare attenti, però, poiché è facile confondere l'Occhio di Ra con l'Occhio di Horus (noto anche come Occhio Egizio) come quello che segue. Fu così che la missione segreta venne affidata nelle mani di Ninurta. Quando percorreva la terra sotto forma di uomo insegnava allagente a coltivare il frumento e a fare vasi di terracotta. Le ceneri del suo corpo si trasformarono subito in uccelli del paradiso. Nel mio testo L’Invisibile Mistero della Creazione, indagine sulle problematiche cosmologiche e antropologiche, molti sono i riferimenti a misteriose aeronavi che in tempi remoti erano vedute solcare i cieli; alcuni versi del cap. Incantesimi Di Protezione. Gli occhi della divinità dei falchi Horus sono il sole e la luna. Gli dei trasformarono Quetzalcoatl nella forma di un uomo bello con ampia fronte, dalla pelle fine, con grandi occhi e una barba chiara. La stranezza aumenta se consideriamo che il gruppo A di solito si accompagna al tipo di persone dalla pelle chiara e gli occhi azzurri o comunque chiamato caucasico. Fatima Hand . L’occhio racchiuso nel triangolo (o più spesso in una raggiera), o al vertice di una piramide, è stato largamente utilizzato in massoneria e, in questo caso, assume un duplice significato. La prima aveva nome Coatlicue e indossava una gonna di serpenti intrecciati. Non v’era né uomo né animale, né uccelli, pesci, crostacei, alberi, pietre, crepacci, erbe, foreste: v’era solo il cielo.La superficie della terra non era ancora apparsa. Nel Libro dei Morti al capitolo LXVI si legge: “Io sono Horus che proviene dall’occhio di Horus”. In Perù, addirittura, vi è un luogo dove sorgono le mura di Sacsayhuamn, “Luogo del Falco”, un sito archeologico Inca, in un’altura di Carmenca, a nord della città di Cusco, dove si adorava, per l’appunto, Viracocha o meglio “l’Horus mesoamericano”. L’Occ… Scorgendo Krishna e Balarama, Jarasandha fu preso da un sentimento di compassione perché quei due fratelli, in fondo, erano suoi nipoti; poi, rivolgendosi a Krishna, Lo chiamò Purusadhama, il più vile tra gli uomini, mentre le scritture vediche glorificano Krishna come Purusottama, il pi elevato tra gli uomini Jarasandha non intendeva certo chiamare Krishna Purusottama, ma grandi eruditi hanno messo in luce il vero significato del termine Purusadhama Colui che con la sua presenza fa scomparire ogni altra personalità. Fin dai tempi più remoti gli uomini utilizzavano simboli ai quali attribuivano particolari proprietà e che, talvolta, indossavano o si dipingevano sul corpo allo scopo di proteggersi da influssi negativi. Libro Delle Ombre. uscì dalla città seguito da un piccolo esercito. Rappresentazioni dell’Occhio di Horus e di Quetzalcoatl (opere del ricercatore Tarzariol Lucio). Accessori. ; affianco un sigillo raffigurante Anunnaki. Traccia di un possibile legame lo si trova nel gruppo sanguignodel suo successore Tutankhamon, figlio del faraone eretico, che, come per altri membri della XVIII dinastia, di tipo A. Akhenaton ricordato per la sua riforma religiosa, ispirata al monoteismo del Dio Sole Aton rappresentato solitamente anch’esso con due piume in testa. Questi occhi di Ra assumevano l’aspetto di leonessa e possono identificarsi con le dee: Sekhmet, Tefnut e Bastet.Ben altra cosa è l’Occhio di Horus, l’Ugiat egizio.Il mito di Osiride considera lo scontro fra i due animali che rappresentavano Seth e Horus. Del resto sono molti gli indizi che fanno supporre un legame tra le civiltà arcaiche e visitatori extraterrestri. C’è un passo nel libro della Creazione del popolo Vuh, che evidenzia l’intelligenza superiore dei padri creatori e fondatori della loro civiltà e ci riferisce testualmente queste parole: “Essi vedevano, e potevano vedere lontano all’istante, riuscivano a sapere tutto quello che vi era al mondo. I rotoli di Thoth sarebbero stati nascosti su due colonne erette, prima del Diluvio, da un certo Set, uno dei “Figli del Drago, o del Dio Serpente”, forse gli stessi “Ierofanti egizi e babilonesi”; situate a Eliopoli e Tebe. Considerando che il culto solare è il più antico che l’umanitàricordi (insieme a quello della Grande Madre), non è fantascientifico ipotizzare un legame culturale e forse genetico tra questo faraone e ceppi razziali non egiziani, la cui linea genealogica appartenente forse ad una cultura avanzata pre-esistente a quella Egizia, Concludendo abbiamo visto che le più logiche interpretazioni delle tradizioni simboliche e mitologiche, lo studiodei testi sacri, la traduzione delle tavolette di argilla sumere, le ricerche sul DNA delle mummie, le scoperte archeologiche nei vari siti, le varie analisi chimiche, la presenza di artefatti anacronistici, ecc. Simbolicamente si ritiene che la coscienza sveglia, sia un’estensione dello stato subcosciente, pertanto si afferma simbolicamente, che Heru sia un discendente di Ra. Prints, T-shirts, iPad and iPhone cases of this illustration are available for purchase here. Che legame avevano con gli Shemsu Hor, i semidei Seguaci di Horus e i biondi Viracocha delle mitologie americane? Si manifestavano gli stessi scenari descritti nei tradizionali testi sacri con le nuvole di Yahweh, l’uomo bianco barbuto venuto dalle stelle. Poi venne la parola. Il ricordo degli dèi piumati nelle culture Ica, moche, tumbaga, egizia, sumera e indiani d’oggiESSERI CELESTI E L’ORIGINE DELL’UMANITÀNel panteon mesopotamico, accade la stessa cosa, Abbiamo Anu come il dio del cielo e Antu la sua degna sposa. wḏȝ - udjat ha il significato di "preservare" o "protezione".. Mito. Altri dicono che raccolse della legna e costruì una catasta per un grande fuoco vicino alla spiaggia. l'occhio di horus (chiamato anche udjat) e' un simbolo molto popolare, simbolizza contemporaneamente sia il sole che la luna. Per loro natura essi erano grandi saggi e grandi pensatori. Visualizza altre idee su occhio di ra, egitto, antico egitto. Gli occhi della divinità dei falchi Horus sono il sole e la luna. > l'ureo < L’ureo, posto sul copricapo dei Faraoni da solo o più spesso insieme ad un avvoltoio, ovvero un grifone, rapprentava, agli occhi dei sudditi,il simbolo vivente del potere divino dei Faraoni e indicava appunto il possesso della Terza Vista. Nell’Odissea tradotta da Ippolito Pindemonte si leggono ambigui versi che possono essere interpretati sotto un’altra ottica: “Gli sorse incontro co’ suoi monti ombrosi L’isola de’ Feaci, a cui la strada Conducealo più corta, e che apparìa Quasi uno scudo alle fosche onde sopra. Horo il comandante della nave divina, … io vi sono entrato stimato ed esco ingrandito attraverso la porta del Signore dell’Universo”. Questo concetto basilare si ritrova in ogni simbolo utilizzato da questo misterioso e interessante popolo. Gli antichi egizi usavano le parti del simbolo dell'Occhio di Horus per descrivere le frazioni. Nel papiro egiziodi Ani presentato in un articolo del notiziario Clypeus n. 25 del 1964, il padre di Horus Osiride (os –iride, “voce della luce”), viene così descritto: “ Il tuo corpo è simile a metallo chiaro e lucente… La tua testa è di azzurrointenso… Ti ravvolgono irradiazioni di turchesi”. In lungo e in largo si diedero la caccia; feroce e spietato fu il combattimento. Esistono poi altre due divinità: Horus l’antico e Horus figlio di Iside.La storia di queste due divinità è complessa.Ritornando al discorso di prima, abbiamo una storia analoga, in quanto l’immagine del reperto che ho potuto studiare, ha trovato la sua interpretazione, cinquant’anni dopo il suo ritrovamento a Teotihuacan, città sita a 40 chilometri a nord-est di Città del Messico. The World's Best Photos of hamsas. Infatti Plutarco racconta che gli egizi narravano come al nascer d’Osiride, s’era udita una voce che disse esser venuto a luce il signore di tutte le cose. L'ureo, posto non a caso sul copricapo della regina Nefertiti, moglie del Faraone Amenophi IV detto Akenathon, voleva indicare che anche Lei possedeva questo potere. Tante leggende (e tante versioni della stessa leggenda) nella mitologia egizia, infatti, vedono protagonista Horus, il lontano, il dio della Preveggenza.Secondo la più conosciuta e la più antica di queste, comunque, Horus era il figlio nascosto di Osiride e Iside. Amico delle Acque, del primo nato, del beato (Agni) in cui la preghiera nacque, donde venne egli al mondo? Ahi! I maya, a suo parere, discendevano dai superstiti di un grande cataclisma, anzi una serie di cataclismi, che avevano inghiottito quel continente. Mano di Fatma: amuleto Islamico, la mano blocca le energie negative. Essa prese le ossa e le mise in una vasca di terracotta dai bordi sottili. I° PARTE . In essa sono espresse alcune chiavi iniziatiche d’accesso alla simbologia del Dio Horus, che indirettamente danno luce al simbolo della Fenice inquadrandolo nella sua valenza cosmologica: ➢ La protezione di Horus è colui che è nel suo disco ( Ra), che illumina la terra con i suoi Due  Occhi. Repentinamente la sua navigazione s’arresta”. Presso i popoli dell’America Centrale il Serpente piumato è visto come portatore di civiltà, maestro di astronomia e architettura. Ecco perché nelle rappresentazioni antropomorfe appare sempre un copricapo piumato che arriva perfino a rappresentare il movimento con quei riccioli a spirale che l’artista precolombiano usava in genere per dare il senso del movimento. La grande Sekhmet lo guidava … chiunque provava ad avvicinarsi al re il raggio ardente come fuoco ne bruciava le membra, mentre altri in lontananza volavano via dal terreno, (ed altri si piegavano) con le loro mani alla mia presenza … essi erano a mucchi davanti al mio cavallo, erano stesi a mucchi nel loro sangue”. Decise di fare penitenza per i suoi peccati. Alcuni dicono che egli salì su una zattera magica sospinta da serpenti e navigò al largo, dicendo al suo popolo che un giorno sarebbe ritornato come dio e nobile re. Papa regnante ? di grande fascino, messaggera della luce e incarnazione di divinità immortali-Il suo colore e le sue modalità ne fanno un’immagine solare per eccellenza, associata com’è al rosso e al fuoco. Giunto presso i Feaci e poi nel paese dei Ciclopi, tocca finalmente le rive di Itaca e teme di non riuscire a vincere i numerosi avversari, ancora una volta aiutato da Atena.

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